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Immacolata concezione è la storia di un microcosmo siciliano fatto di omertà, violenza e presunzione, ma anche di quell’autenticità tipica della carnalità isolana. I ruoli sociali si liquefanno tra le quattro pareti di una stanza, per poi solidificarsi ancora una volta, appena fuori da lì. Ambientato alla vigilia della guerra, lo spettacolo racconta il punto di snodo di un sistema sociale in cui le relazioni vorrebbero ancora essere prodotte invece che brutalmente consumate.
Sicilia, 1940. Concetta, ragazza silenziosa e innocente, viene barattata dal padre caduto in disgrazia con una capra gravida e affidata a Donna Anna, proprietaria del bordello del paese. Ben presto la fama “della nuova arrivata” raggiunge tutto il paese ma nessuno sa quali piaceri regali agli uomini per farli impazzire così tanto. Non esiste uomo che l’abbia sfiorata. Concetta è vergine.
Ha il dono di “sentire” l’anima dei suoi clienti, dona loro quello che nessuno sa dargli; non capisce perché il mestiere di prostituta susciti tanto scalpore in paese, ogni uomo la vuole tutta per sé, come fosse un oggetto di inestimabile valore. Solo la memoria e il martirio la renderanno indelebile. Così Concetta potrà diventare santa: quando non apparterrà più neanche a se stessa ma solo alla collettività; quando la sua purezza si eleverà a coscienza; quando la sua potenza, abbandonando il corpo, si imprimerà nella memoria; quando il ricordo di lei, affidato ai tempi che verranno, continuerà a generare amore. Solo allora verrà il tempo di Immacolata Concezione.
Immacolata Concezione racconta la potenza e il culto dell’immagine che arriva a disumanizzare un corpo vivente per trasformarlo in feticcio e lo sconquasso generato dall’incontro tra spiritualità e carnalità.
CREDITI
drammaturgia e regia Joele Anastasi
con Federica Carruba Toscano, Alessandro Lui, Enrico Sortino, Joele Anastasi, Ivano Picciallo
da un’idea di Federica Carruba Toscano
scene e costumi Giulio Villaggio
light designer Martin Palma
musica originale “scurannu agghiunnannu” Davide Paciolla
testo musica originale Federica Carruba Toscano
aiuto regia Nathalie Cariolle
collaborazione alla drammaturgia Federica Carruba Toscano
contributo drammaturgico Alessandro Lui
foto Dalila Romeo
video e graphic designer Giuseppe Cardaci
scenotecnica 2C Arte
opere di cartapesta Ilaria Sartini
organizzazione Nicole Calligaris
Uno spettacolo di Vucciria Teatro
produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini Vincitore di TEATRI DEL SACRO V
Biglietto: Intero euro 18; under 28 alla prima, studenti Unige euro 10; titolari Suq Card euro 12
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse onlus
Piazza Renato Negri,6 – 16123 Genova
p. iva 01519580995 | codice identificativo 5RUO82D