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l’educazione del bambino e della bambina
porta in scena, a Genova, il pensiero rivoluzionario di Mario Mieli che ha indagato il difficile rapporto con la femminilità, propria di ogni essere umano, con l’identità di genere e con il desiderio represso.
Mario Mieli fu filosofo, poeta, attivista e attore, morto suicida a trent’anni nel 1983. Un personaggio scomodo e dimenticato in Italia, quasi rimosso, ma studiato nelle università di Francia, Germania e Stati Uniti per i suoi rivoluzionari scritti che anticipano di quarant’anni gli studi sull’identità di genere e la sessualità.
incontrando i suoi amici, familiari, colleghi, ricercando i testi non editi che hanno segnato il suo percorso di pensatore e personaggio fuori da ogni schema o schieramento.
La peculiarità dell’indagine di Mieli su un’identità in movimento costringe il progetto Abracadabra a una trasformazione continua anche in scena e a svariati cambi di prospettiva.
Tutto il percorso è quindi suddiviso in diversi studi, ognuno dei quali permette di affrontare tematiche, pensieri, intimità diversi.
Qualche anno fa, nel corso della terza edizione del Life Festival, la rassegna che il Teatro della Tosse dedica alla cultura LGBTQI, abbiamo assistito al primo studio e fatto conoscenza con il pensiero di Mario Mieli. Irene Serini torna ora a presentarci il quinto e ultimo studio di Abracadabra – incantesimi di Mario Mieli, quello in cui la figura geometrica che governa la scena è il quadrato.
Affrontare il pensiero di Mieli in merito all’identità di genere e alla sessualità ci costringe a entrare in un luogo in cui Eros e Thanatos si uniscono, facendo deflagrare l’ordine su cui si fonda il nostro equilibrio collettivo. Come educarci alla caduta? Al crollo gioioso di sovrastrutture che ci dividono in maschi da una parte e femmine dall’altra? In scena 4 persone che mettendosi in gioco non celebrano né assolvono gli elementi eccentrici della vita e del pensiero di Mieli, ma portano il pubblico dentro ai deliri lucidissimi dei suoi incantesimi.
CREDITI
di Irene Serini
con Luca Oldani, Anna Resmini, Irene Serini, Caterina Simonelli
luci e suono di Caterina Simonelli
disegni in scena di Anna Resmini
segno e locandina Christian Tubito
organizzazione e produzione di Maurizio Guagnetti e Compagnia IF Prana
con il sostegno di residenza artistica Olinda e Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse
primo spettatore Fabio Cherstich
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse onlus
Piazza Renato Negri,6 – 16123 Genova
p. iva 01519580995 | codice identificativo 5RUO82D