Ho cominciato a relazionarmi alla maternità attraverso la mia esperienza di figlia, ma ho sentito fin da subito l’esigenza di affrontare la questione da un altro punto di vista: quello di potenziale madre. Ed è proprio, in questa condizione di sospensione, di scelta e analisi dei rapporti, che ho sviluppato lo studio e la creazione di uno spettacolo teatrale che contenesse tutte le contraddizioni, a volte cannibali appunto, che il ruolo sociale e naturale di madre incarna. Ho scoperto e conosciuto derive, scelte e stravolgimenti profondi di molte donne: fisici ed emotivi. Cosicché, distaccandomi dalla mia personale vicenda, ho scoperto l’infinito conflitto insito nel diventare madre oggi;  conflitto che ha trovato la sua naturale evoluzione in questo lavoro teatrale.
Mariagrazia Pompei