–
E’ dall’ormai lontano debutto del 1995, da 17 anni che questo spettacolo continua a incontrare bambini di tutti i continenti.
Già rappresentato in italiano, inglese, francese, portoghese, nel 2005 lo spettacolo ha visto il debutto della versione giapponese in cui, per la prima volta, la Compagnia ha sperimentato l’esportazione di una propria produzione, affidata, sotto la guida di Chiara Guidi, a uno staff di lavoro interamente straniero, con un successo tale da permettere una lunga tournée in numerose città del Giappone.
Nel 2006 è stata realizzata la versione in lingua portoghese e negli anni successivi la formula è stata riproposta in altri paesi, portando al debutto anche in Chile e a Taiwan.
Parallelamente alla tournée della compagnia italiana, nel 2010/2011 Chiara Guidi ha curato due versioni di Buchettino in Europa: in Danimarca, con cast interamente danese, e a Barcellona, Nel 2014 è in stata realizzata a Seoul la versione coreana
Nella semi-oscurità di una grande camera da letto in legno, la Narratrice accoglie i bambini. I letti sono piccoli, reali, con lenzuoli e coperte. Ognuno si sdraia nel suo. Quello sarà il suo posto.
Spesso si raccontano le favole prima di dormire per accompagnare il sonno, quel momento in cui ognuno allenta la presa sulla propria vita perché a letto “si ritorna alla base della propria presenza”, si “sospendono” le attività e il corpo assume la posizione dello stare in sé, con sé, per sé.
La Narratrice è seduta al centro della camera, sotto l’unica lampadina racconta tutte le peripezie di Buchettino e nel momento stesso in cui le evoca se ne ode la traccia acustica. Nonostante il racconto sia incominciato con “C’era una volta…”, attraverso i rumori ridiventa presente e una tempesta di suoni avvolge la grande camera da letto, dove ognuno, nel buio, concentra i propri sensi. Le pareti di legno ricordano la stiva di una nave esposta alla tempesta e nell’ascolto nasce un movimento emotivo altalenante tra dentro e fuori, tra la statica interna e protetta generata dal mantenere il proprio posto nel letto e la dinamica esterna dei suoni che oltrepassano i confini e fanno immaginare. Il ritrovarsi insieme a sconosciuti, in una condizione che è fatta di intimità, determina un “unico sentire” e lo scorrere del fiume sonoro immerge tutte le forme dell’emozione nel bagno lustrale dell’infanzia. Infanzia non intesa come un’età della vita, ma come un sentire e provare la parola sul limite stesso del linguaggio, sulla soglia del non-dire, là dove la parola degli umani si mescola e si salda con quella degli animali, degli orchi e degli gnomi, là dove è prossima al peso reale delle cose e all’intimità con un corpo.
CREDITI
Tratto da “Le Petit Poucet” di Charles Perrault (1628-1703)
Per adulti e bambini (a partire dagli 7 anni d’età)
Regia: Chiara Guidi
Scene e ambientazione sonora: Romeo Castellucci
Adattamento del testo: Claudia Castellucci
Narratrice: Maria Bacci Pasello
Rumori dal vivo: Vito Matera, Francesca Pambianco
Regia sonora: Alessio Ruscelli
Cura: Irene Rossini
Amministrazione: Michela Medri, Elisa Bruno, Massimiliano Coli
Produzione: Societas in collaborazione con Teatro Bonci di Cesena
BIGLIETTI: intero 18 euro, bambini 10 euro.
over 65, gruppi di almeno 15 persone euro 15;
under 28, carta giovani nazionale euro 12
Per i possessori di Carnet Famiglie biglietto adulto 14 euro, il bambino può usare il carnet.
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse onlus
Piazza Renato Negri,6 – 16123 Genova
p. iva 01519580995 | codice identificativo 5RUO82D