C’è vita su Venere

14 Ottobre 2023

14 Ottobre 2023
piedi e scarpe da donna con un uovo in mezzo

Date e Biglietti

14 Ottobre 2023
6:30 pm
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sala Dino Campana

C’è vita su Venere è un solo della Compagnia Abbondanza/Bertoni, compagnia tra le più prolifiche del teatro danza contemporaneo italiano, che segna il ritorno sulla scena di Antonella Bertoni.
Un viaggio su Venere, dove la gravità è densa, dove nel suo lento andare il corpo si svelerà in una ultima metamorfosi mettendo in evidenza la differenza e le diversità del corpo, tra pura anatomia e un senso più soggettivo del femminile, nell’evolversi dell’età e del tempo.

“Da molto ero lontana dalla scena, (esiti pandemici a parte) in timido ascolto e rispetto delle trasformazioni che l’età scava nel corpo. […] Allora forse proprio il momento speciale che stiamo vivendo mi ha spinto, come istintivamente, a ri-addentrarmi in una pratica che ben conosco e che pur sento nuova. Una pratica fisica e non, che si è rivelata subito sensibile ad una vocazione che ritornava in me primaria: desiderare il momento dell’incontro, del “muovermi” e del fare teatro. […] Così sono approdata su di un altro pianeta, trovandoci un’infinità di vita e di altre vite. Di tutte sarebbe valsa la pena raccontare e danzare i contorni: ne ho attraversate solo e curiosamente alcune convinta che nessuna donna è “ogni donna”. L’ho fatto con la forma che mi ha dato e mi da questo tempo presente: d’argento, di quercia e di Venere. Questo mio stare, questo mio essere è l’unico modo in cui sento svanire un po’ l’effimero che ci sopisce”.
Antonella Bertoni

In prossimità della propria morte la Fenice costruisce il nido: lì essa brucia completamente e dalle sue ceneri genera l’uovo nuovo.
“Il cigno” di Saint-Saens (anche Zeus dovette trasformarsi in cigno per arrivare a fecondare l’uovo di Leda) genera qui un amato uovo di gallina. Il conseguente festoso entusiasmo si declina in una consumistica esplosione rosa, che confluisce in un esaurimento e svuotamento del personaggio, esausto e circondato dai resti del suo agire.
Rimane solamente l’interprete abbandonata sotto il costume: è il tempo dello svelamento, di rivelare la possibile fragilità di chi si nasconde dietro a una maschera, dietro a un velo ed anche dietro al suo stesso viso. Per vedere chi la sta guardando e giudicare chi la sta giudicando.
Si innesta così l’ultima metamorfosi in creatura con stampelle, quadrupede espiatorio (capro?) o meraviglioso ed enigmatico ippogrifo, che lentamente si allontana, solitario passeggiatore tra passate rovine.
Michele Abbondanza

CREDITI:
di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
con Antonella Bertoni
disegno luci Andrea Gentili
elaborazioni sonore Orlando Cainelli
direzione tecnica Claudio Modugno
maschera e oggetti di scena Nadezhda Simenova
abito Chiara Defant
organizzazione, strategia e sviluppo Dalia Macii
amministrazione e coordinamento Francesca Leonelli
comunicazione e ufficio stampa Francesca Venezia
produzione COMPAGNIA ABBONDANZA/BERTONI
con il sostegno di
MiC – Ministero della Cultura, Provincia autonoma di Trento, Comune di Rovereto

BIGLIETTI: Medium=10 euro

Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse onlus

Piazza Renato Negri,6 – 16123 Genova

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