Chez Moi

Nell’affollata piazza di Moichez, immaginario paese della Francia, accadono cose incredibili.

Un ignaro turista s’imbatte in una grottesca sfilata di venditori ambulanti che propongono come merce da acquistare e come prodotti da consumare, in luogo dei soliti elisir di lunga vita o lozioni per far ricrescere i capelli, tutti i nostri difetti e storture morali e psicologiche: illusioni, mediocrità, disfattismo, miti, vuoto, amor leggero, mondi virtuali, pensiero conforme, paure, fughe e distrazioni.
In un’atmosfera da giorno del giudizio, questi improbabili imbonitori, con grandi velleità persuasive, intendono convincere i clienti circa la bontà dei loro originali prodotti, le cui componenti negative, e perfino le loro conseguenze più nefaste, vengono dipinte come raffinatissimi pregi, molteplici vie per raggiungere uno stato di equilibrio psico-fisico e di perfetta realizzazione.

Il messaggio è la puntuale risposta a chi, con cieca faciloneria, vuol farci credere che “tutto va ben, madama la marchesa”, come diceva una vecchia canzone del varietà.