Chiavi andaluse, chiavi mediterranee

22 Aprile 2024

22 Aprile 2024
un portone colorato

Date e Biglietti

22 Aprile 2024
9:00 pm
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LaClaque

Chiavi andaluse, chiavi mediterranee
Canti d’amore e d’esilio

porterà in scena un ricco repertorio dal Mare Nostrum che si muove tra la musica arabo-andalusa, il repertorio ebraico sefardita, la canzone araba e la musica strumentale ottomana.

A partire dalle ore 20,30, le associazioni Nuovi Profili, Co.ci.ma. (Coordinamento Cittadini Italomarocchini) e il Festival Pontos EuroMediterraneo in Dialogo accoglieranno gli spettatori offrendo loro thé alla menta e la possibilità di decorare le mani con la henna.
Il Festival Pontos, dopo il successo della prima edizione dello scorso autunno a Palazzo Ducale, continua a promuovere eventi volti a costruire relazioni e ponti attraverso il linguaggio della diplomazia culturale e del multiculturalismo e ben si sposa con questo nuovo spettacolo del Yasemin Ensemble.

La figura dell’esule che conserva le chiavi della propria casa, tramandandole di generazione in generazione, viene trasposta dal Yasemin Ensemble in una ricca metafora musicale. La musica, come una chiave, apre le porte delle case andaluse e testimonia il legame con la terra natìa, ma se le chiavi appese al collo degli esuli possono andare perdute, le “chiavi musicali” riescono ad attraversare i secoli e ad aprire, con poche note, il ricordo di una convivenza reale tra ebrei e musulmani.

Le chiavi del Yasemin Ensemble, aprono le porte delle case di Sepharad (denominazione della Penisola Iberica in lingua ebraica medievale), abitate dagli ebrei sefarditi cacciati definitivamente nel 1492, ma anche degli arabi musulmani andalusi che furono espulsi nello stesso anno dalla loro amata al-Andalus (parola araba che indica la Penisola Iberica sotto dominazione musulmana in epoca medievale).

Il repertorio sefardita e il repertorio arabo andaluso, tarab andaloussi, risuonano ancora oggi nei discendenti degli esuli di al Andalus e di Sepharad: un luogo d’incontro e di scambio in cui i sovrani illuminati musulmani attiravano nei loro regni artisti, intellettuali, scienziati e musicisti da tutto il Mediterraneo, offrendo inoltre protezione e incarichi di prestigio agli ebrei perseguitati dai sovrani cattolici.

Un affiatato ensemble composto da Jamal Ouassini (direttore dell’Orchestra Andalusa di Tangeri), dal compositore e suonatore di oud  Franco Minelli (Orchestra Bailam, Compagni del Suq), dalla cantante e linguista Alessandra Ravizza (Rebis, La Banda di Piazza Caricamento, My name is Adil), dalla violoncellista Angela Zapolla e dalla percussionista Marika Pellegrini, trasporta il pubblico nell’intimità dei racconti delle donne di al-Andalus o Sepharad, dei loro canti d’amore, delle loro ricette, delle loro preghiere, dei loro litigi e delle loro danze.

Lacrime, risate e riflessioni: uno spettacolo che racconta il passato per ripensare il presente.

Yasemin Ensemble
Jamal Ouassini (violino)
Franco Minelli (oud e bouzouki)
Alessandra Ravizza (voce)
Angela Zapolla (violoncello)
Marika Pellegrini (percussioni)

 

BIGLIETTI euro 15

Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse onlus

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