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Negli ultimi anni tante famiglie si sono trovate in grande difficoltà economica e le tensioni familiari sono aumentate. La violenza, la rabbia e la distanza sociale è cresciuta. Abbiamo ancora speranza?
Per Il disperato la compagnia Wunderbaum ha fatto una ricerca su come una persona possa arrivare a un atto disperato. Insieme a un criminologo e un sociologo hanno approfondito i temi omicidio-suicidio e femminicidio. Nello spettacolo si segue la storia di una famiglia comune chiusa in una casa. Il padre perde il lavoro, la dignità e la speranza di andare avanti. Alla fine, decide di uccidere tutta la famiglia, sé stesso compreso, per salvarli dall’abisso.
Francesca Mosiello, psicoterapeuta, mediatrice penale ed esperta di giustizia riparativa, che ha tenuto l’aftertalk a Roma, scrive:
“Sembra di ritrovarsi in uno degli studi di Clotilde Pontecorvo sugli scambi discorsivi in famiglia, indicatori della qualità delle relazioni. Ed è attraverso quelle relazioni che Marleen Scholten e la sua compagnia ci consentono di guardare dentro la violenza, non rappresentata nei suoi aspetti fenomenologici – come siamo purtroppo abituati e assuefatti dai mass media – ma espressa nei suoi caratteri culturali, emotivi, relazionali. L’attore sprigiona il tremendo, diceva Mariangela Gualtieri, in uno spettacolo del reale che incarna ed esibisce la dinamica della violenza, rappresentando nello spaccato di quell’intimità familiare la condanna alla felicità che ci impone la società capitalista, assieme all’idealizzazione del maschile – uomo forte, proprio della cultura patriarcale.
Il buon padre di famiglia come il capitano di una nave, incompatibile però con la capacità, umana, di esprimere la fragilità, di chiedere aiuto, di condividere le emozioni, di mettersi in discussione. E di ripensare il maschile. In una scena densa di emozioni, il cortocircuito della violenza che annulla la relazione e le soggettività, rende visibili i suoi meccanismi più subdoli: impotenza, dipendenza, disperazione, onnipotenza, controllo.”
CREDITI
concept, drammaturgia, regia Marleen Scholten|Wunderbaum
con Marleen Scholten, Alessandro Riceci, Ludovica Callerio, Elisabetta Bruni
dramaturg Dafne Niglio
scenografia e luci Maarten van Otterdijk
tecnico Enrico Mirante
foto di scena Luca Chiaudano
video Huub Laurens
produzione Acteursgroep Wunderbaum, Associazione TRAK
grazie a Romaeuropa, Zona K, Theater Rotterdam, Paolo Aniello, Paolo Mastromo, Tiziana Colla
un ringraziamento speciale a Paolo Giulini criminologo clinico, Roberto Bezzi Responsabile Area Educativa Seconda Casa di Reclusione Milano
con il supporto di IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia e Residenza Spazio Nobelperlapace / Arti e Spettacolo L’Aquila
Biglietti: euro 18; under 28 alla prima euro 10
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse onlus
Piazza Renato Negri,6 – 16123 Genova
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