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Mathilde è un testo di Véronique Olmi, una delle autrici teatrali più apprezzate in Francia.
E’ la messa a nudo dello schema di ogni relazione, sentimentale o meno; una riflessione profonda all’insegna della più crudele sincerità, senza sconti, senza risposte preordinate. Con una grande domanda: cambiare ruolo all’interno di una relazione può cambiare il nostro destino?
Mathilde è la storia di due individui che, dopo aver visto sgretolare le mura delle proprie sicurezze coniugali, cercano di assaporare ancora per un attimo il senso rassicurante dell’intero.
Il loro viaggio porterà alla costruzione di una possibilità di futuro. Un futuro senza ipotesi, senza schemi e senza testimoni, forse generato solo dall’istinto di sopravvivenza.
Mathilde, una scrittrice appena uscita di prigione in seguito a una scandalosa relazione con un ragazzo di quattordici anni, torna a casa, del tutto inaspettata. Pierre, suo marito, un oncologo, uomo razionale e conformista, la accoglie e resta. I due cominciano con fatica a parlarsi, poi prendono gusto a ferirsi reciprocamente, infine danno corpo a una volontà, sempre più forte, di cercare le ragioni della loro convivenza e verificare se le ferite possano rimarginarsi.
I ruoli si invertono. Il medico diventa scrittore e Pierre, carta e penna alla mano, aiuterà la moglie a trasformare la realtà in storia e scriverà la prima bozza del prossimo romanzo di Mathilde, liberandosi dalla maschera di marito tradito per indossarne una nuova.
“Due personaggi si incontrano in uno spazio; una casa, la loro, che nessuno dei due riconosce più come propria. Le mura, confini di questo spazio, sono mutate, in trasformazione, confuse da una marea di scatoloni. A testimonianza di un presente precario che stenta a liberarsi del suo passato.
Mathilde e Pierre, due corpi divenuti ormai distanti, troppo diversi l’uno dall’altro, sentono il freddo. La tentazione di riaprire gli scatoloni, per appropriarsi di un calore che sembra ormai perduto, è forte ma vivisezionare un rapporto in apparenza ormai cancellato ha un prezzo molto alto”.
Alessio Aronne
CREDITI
di Véronique Olmi
traduzione Alessandra Serra
con Eleonora Giovanardi Luca Mammoli
Regia Alessio Aronne
Scene Emanuele Conte
Disegno luci Matteo Selis
musiche Marco Rivolta
Costumi Daniela De Blasio
Coreografia e movimento scenico Marianna Moccia
assistente alla regia Marco Rivolta
produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse
DURATA: 70 minuti
BIGLIETTI: 18 euro intero; 16 euro over 65;
10 euro under 28 alla prima
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse onlus
Piazza Renato Negri,6 – 16123 Genova
p. iva 01519580995 | codice identificativo 5RUO82D