Tu (non) sei il tuo lavoro

19 Marzo 2025

21 Marzo 2025
coppia uomo donna, un fondale bianco disegnato

Date e Biglietti

19 Marzo 2025
8:30 pm
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sala Dino Campana
20 Marzo 2025
8:30 pm
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sala Dino Campana
21 Marzo 2025
8:30 pm
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sala Dino Campana

Quello che appare alla luce del bellissimo testo di Rosella Postorino (Premio Campiello 2018 con Le assaggiatrici e finalista Premio Strega 2023 con Mi limitavo ad amare te) è una sorta di nuova forma di teatro greco, fatta di una voce che argomenta e di un’altra che insinua dubbi, riguardo a problemi strettamente legati al vivere contemporaneo.

Una voce femminile e una maschile, un Coro e un Corifeo, pongono pubblicamente i problemi del lavoro, dei contratti a progetto, dei master a pagamento, delle ingiustizie sociali. E lo fanno a volte in modo amaro, a volte comico. Una coppia, il nucleo base della società, dibatte sui temi del lavoro che non c’è o che, quando c’è, diventa un’illusione di felicità, perché allontana spesso dalla possibilità di amare, di fare un percorso, di generare un figlio.
(Sandro Mabellini)

 

“Un testo di agghiacciante verità e attualità, un quadro semplicemente disarmante della condizione umana e lavorativa. Una coppia, precaria lei, disoccupato lui: situazione ormai diffusa. Mille euro al mese, un contratto che è un ricatto, eppure la gioia, la felicità di sentirsi parte di un lavoro, di identificarsi con esso: per lei è tutto chiaro, la vita è lì, in quel posto strappato con le unghie e con i denti grazie a una sostituzione per maternità poi confermata. Ma c’è un rischio: che lui sia ‘rimasto dentro’.

È la gravidanza il pericolo, il terrore. In questo paese per vecchi, avere un figlio è una colpa, una disgrazia, una giusta causa di licenziamento senza nemmeno un ringraziamento. Parole tabù: maternità, pensione, previdenza, tempo indeterminato… È la tragedia del contemporaneo: vite obbligate alla marginalità, nonostante studi universitari, master, specializzazioni. […] Il testo della Postorino, dunque, sembra nascere quasi dal di dentro: sguardo attraverso una generazione senza futuro e senza presente.

In scena i due attori (Maria Lomurno e Francesco Patanè, candidato ai Nastri d’Argento 2021 come migliore attore non protagonista per il film Il cattivo poeta al fianco di Sergio Castellitto – ndr) sono bravi e commoventi nella loro semplicità: senza orpelli o fronzoli sono là, a testimoniare il declino di una intera generazione, schiacciata da una vita che vita non è.
(Andrea Porcheddu)

 

Precari ma felici? Alla ricerca di nuovi diritti

Venerdì 21 marzo alle ore 18:00 gli interpreti Maria Lomurno e Francesco Patanè e il regista Sandro Mabellini saranno in dialogo con alcuni esperti giuslavoristi per riflettere insieme sui cambiamenti in atto nel  mondo del lavoro.

Saluti Avv. Stefano Savi
Presidente Consiglio Ordine Avvocati Genova
Avv. Gianemilio Genovesi
Presidente Agi-Associazione Giuslavoristi italiani-Liguria

Intervengono :

Avv. Gloria Pieri
Socia Agi-Associazione Giuslavoristi italiani-Liguria
Sandro Mabellini
regista
Maria Lomurno e Francesco Patanè
interpreti

modera Avv. Gabriella De Filippis

L’incontro, aperto al pubblico, è a ingresso libero ed è accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Genova.
La partecipazione dà diritto a un credito ordinario.
Per aver diritto al credito è obbligatoria l’iscrizione su FormaSfera.

Per iscritti all’Ordine degli Avvocati di Genova biglietto ridotto a 10 euro

CREDITI

Testo Rosella Postorino
Regia | luci | spazio scenico Sandro Mabellini
Interpretazione Maria Lomurno | Francesco Patanè
Produzione Accademia Perduta / Romagna Teatri

BIGLIETTI: da 10 a 15 euro
DURATA: 70 minuti

Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse onlus

Piazza Renato Negri,6 – 16123 Genova

p. iva 01519580995 | codice identificativo 5RUO82D

info@teatrodellatosse.it

Botteghino +39 010 2470793

Uffici +39 010 2487011