I rifiuti, la città e la morte

Ha debuttato in prima assoluta a settembre 2020 alla Biennale Teatro di Venezia, Teatro Piccolo Arsenale,  I rifiuti, la città e la morte di R. W. Fassbinder, nuovo lavoro di Giovanni Ortoleva, una produzione Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, coproduzione TheaterDiscounter , in collaborazione con Barletti/Wass e ITZ Berlin.
Il testo, scritto da Fassbinder per concludere la sua esperienza come direttore del Theater am Turn di Francoforte nel 1975, fu oggetto di uno dei più violenti casi di censura del secondo novecento.

I rifiuti, la città e la morte è una gangster story atipica, ambientata nei bassifondi di Francoforte. Una riflessione tagliente sui meccanismi di esclusione e dipendenza tra esseri umani, che trasporta la corruzione umana e morale del mondo criminale in una dimensione tragica, al di fuori del tempo, a cui pochi autori hanno saputo accedere. Una moderna Passione in cui, a fare le spese della natura crudele degli uomini e della loro propensione naturale verso il male è una giovane prostituta, Roma.

Presa sotto la sua ala da A., ricco speculatore edilizio ebreo tanto odiato quanto temuto dai concittadini, la ragazza inizia una rapidissima ascesa sociale che, pur modificando le sue condizioni materiali, la lascerà sempre più sola e isolata, spingendola a un atto simbolico quanto definitivo.

Accanto alla storia di Roma trova spazio la lotta per il potere sulla città tra A. e i suoi avversari, ovvero i nuovi poteri economici e le forze conservatrici che fingono di ostacolare un cambiamento in realtà da loro architettato.

Un testo allo stesso tempo blasfemo e religioso, che mette sulla croce una figura che nel racconto biblico si può trovare ai piedi di Cristo.

I rifiuti, la città e la morte riconferma la grande capacità di Fassbinder di portare in scena personaggi tridimensionali, complessi, semplicemente umani, e di far riflettere sui mutamenti socioeconomici dell’Europa degli ultimi cinquant’anni attraverso storie di grande impatto emotivo.

CREDITI
di Rainer Werrner Fassbinder
traduzione Roberto Menin
regia Giovanni Ortoleva
scene e costumi Marta Solari
realizzazione costumi Daniela De Blasio
sarte Rossana Cavallo, Rocio Orihuela
movimenti di scena Leda Kreider
musica Pietro Guarracino
disegno Luci Andrea Torazza
fonica Massimo Calcagno
costruzioni Giovanni Coppola
assistente alla regia  Gabriele Anzaldi
assistente volontaria Federica Balletto

con  Marco Cacciola, Andrea Delfino, Paolo Musio, Nika Perrone, Camilla Semino Favro, Edoardo Sorgente, Werner Waas

Produzione Fondazione Luzzati Teatro della Tosse
coproduzione Theaterdiscounter
in collaborazione con Barletti /Waas e ITZ  – Berlin
si ringrazia Goethe Institut Genua

 

“Fassbinder ha sempre anelato ad un mondo in cui gli uomini non sfruttano gli altri uomini usando la loro paura, la loro solitudine.

Un mondo utopico che proietta il suo alone sui suoi testi, come un sole nascosto dietro la collina.

I rifiuti, la città e la morte è una tragedia moderna ed è a far emergere la sua altezza tragica, la forza cruda e dolce della sua lingua, che mira prima di tutto la mia messa in scena”. Giovanni Ortoleva

Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse onlus

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