La tragica storia del Dottor Faust

Il fumetto di un uomo preso per la gola da una mano

La tragica storia del Dottor Faust

Stufo della sua vita da studioso, il dottor Faust firma un patto col diavolo: se per ventiquattro anni i suoi desideri saranno esauditi dal diavolo Mefistofele, l’anima di Faust apparterrà per l’eternità a Lucifero. Ma cosa vuole chi può avere tutto? E cosa lo attende, alla fine del tempo?

Rimasto incompiuto per la morte dell’autore, che alcuni ritengono dovuta proprio all’accusa di profanità, il Dottor Faust è un grande frammento filosoficamente denso e visivamente ricchissimo, in cui la morality play medievale si scontra con la complessità della tragedia elisabettiana che nasce proprio in quegli anni. Il conflitto tra queste due idee di teatro (e di mondo) si gioca sulla pelle di un personaggio destinato a influenzare alcuni tra i più grandi autori di sempre, tra cui Goethe e Mann. Giovanni Ortoleva, regista e autore due volte invitato alla Biennale di Venezia, rivisita la storia dell’uomo che vendette l’anima al diavolo avvalendosi di Francesca Mazza, una delle attrici più importanti del panorama teatrale nostrano, nel ruolo di Faust ed Edoardo Sorgente, giovane attore di rinomato talento, nel ruolo di Mefistofele.

Ho scelto il Dottor Faust per chiudere un personale percorso dedicato ai grandi personaggi che si sono ribellati alla parola di Dio, che è passato per il Saul di Gide e I rifiuti, la città e la morte di Fassbinder. Ho trovato una risonanza immediata con questo testo, probabilmente dovuta all’epoca in cui Marlowe lo iniziò a scrivere: un’epoca segnata come la nostra da cambiamenti profondi e strutturali, in cui qualcosa finisce e ci si interroga su cosa stia per iniziare. Faust è vittima di un inganno, convinto di poter diventare padrone degli elementi, e la sua vera colpa non è tanto di aver venduto l’anima quanto il non riuscire a pentirsi del suo tragico errore, non riuscire a tornare indietro. Questi due aspetti del testo risuonano in modo forse anche troppo evidente nel mondo occidentale contemporaneo, intrappolato in un sogno di onnipotenza da cui non riesce a recedere. Ho chiesto a Francesca Mazza di interpretare Faust per poter interrogare insieme l’identità di questo eroe fallico e amorale, del tutto sui generis, e a Edoardo Sorgente di moltiplicarsi nel ruolo di Mefistofele; in un grande teatro per burattini faremo incontrare Marlowe con il nostro tempo, cercando di scoprire dove ci toccano oggi le sue visioni.
Giovanni Ortoleva

liberamente tratto da Christopher Marlowe
testo e regia di Giovanni Ortoleva
con Francesca Mazza e Edoardo Sorgente
scene e costumi di Marta Solari
musiche a cura di Pietro Guarracino
movimenti e assistenza alla regia Anna Manella
assistenza alle scene e costumi Maria Giulia Rossi
luci e macchina del tuono Davide Bellavia
movimenti di scena Amerigo Musi
responsabile sartoria Daniela De Blasio
sarta Rocio Orihuela Perea

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