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La storia del pifferaio di Hamelin è ancora avvolta nel mistero. Hamelin è il nome di una cittadina al nord della Germania dove leggenda e realtà si sono fuse centinaia di anni fa, dove diverse ipotesi non hanno mai risolto il mistero della sparizione di 130 bambini. Un fatto di cronaca traslato via via in fiaba, raccolto nelle Saghe germaniche dei Fratelli Grimm. Ad Hamelin vige ancora il divieto assoluto di suonare musica nella via Senza tamburi. Ma cosa è successo ai bambini di Hamelin? Dove finisce la realtà e dove inizia la finzione? Le affinità con il tempo buio che stiamo vivendo trovano un’eco stupefacente nel buio che la cittadina di Hamelin stava attraversando a causa del morbo portato dai topi.
Lo spettacolo prova a raccontare e ripercorrere l’origine di questo mistero giocando su diversi piani percettivi della storia perché adulti e bambini potranno seguirlo attraverso un punto di vista diverso. Il Pifferaio come artista porta ad una visione diversa da quella degli adulti, in cui c’è spazio per la sorpresa e per il rapimento della bellezza (cose che appartengono all’infanzia). È una figura che cambia di segno, perché il suo rapimento attraverso la musica è uno strappare i bambini ai divieti, alle restrizioni e alla troppa protezione che non li fa crescere. Allo stesso tempo questo personaggio che con il suo carretto sembra un reperto dell’antico teatro viaggiante, innesca una profonda riflessione sul ruolo dell’artista nella società di oggi.
Dai 5 anni
Tecnica: gioco teatrale
DOMENICA 27 APRILE ALLE ORE 15 LABORATORIO
RI-CREAZIONE a cura di Arianna Sortino (ingresso libero con il biglietto dello spettacolo)
CREDITI
liberamente ispirato alla fiaba “Il Pifferaio Magico” dei Fratelli Grimm
con Fabio Tinella
drammaturgia e regia Tonio De Nitto
dramaturg Riccardo Spagnulo
musiche originali Paolo Coletta voiceover Sara Bevilacqua
sound designer Graziano Giannuzzi
scena Iole Cilento
luci Davide Arsenio
costumi Lapi Lou
puppet Michela Marrazzi
assistente scenografa Cristina Zanoboni
costruzione scenica Luigi Di Giorno
cura della produzione Claudia Zeppi
amministrazione Emanuela Carluccio
produzione Factory compagnia transadriatica – Fondazione Sipario Toscana con il sostegno di Segni New Generations Festival
Questo spettacolo è un’esperienza teatrale destinata a un numero ristretto di spettatori (max 70 tra adulti e bambini).
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse onlus
Piazza Renato Negri,6 – 16123 Genova
p. iva 01519580995 | codice identificativo 5RUO82D