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Una donna, da sola in scena. Seduta in mezzo alla gente, al pubblico. Inizia il suo discorso dichiarando la propria intenzione di andarsene. Non se ne andrà, perché non c’è vita, per lei, come persona e come attrice, al di fuori dello sguardo altrui.
Esiste una “buona madre”? O piuttosto esistono tante donne che scelgono o che si ritrovano a essere madri? Monologo della buona madre affronta uno degli ultimi miti o tabù della società occidentale: quello della maternità. Essere madre significa farsi carico di un’attesa prescrittiva: pregiudizi, luoghi comuni, domande non risposte o mai poste, che si inscrivono sul corpo e nei desideri delle donne, sia che scelgano di avere figli che non. Tutta la complessità irriducibile della maternità è una scoperta che si compie da sole, pagando spesso un prezzo non preventivato. Monologo della buona madre fa del teatro il luogo in cui riscoprirlo insieme.
Perché non c’è mondo se non quello che si crea nel discorso tra simili, e il teatro è questo discorso, come bene avevano capito i greci.
Il mondo, la vita, è quello che succede tra le persone mentre si parlano: quello che succede tra l’attore e lo spettatore. Il mondo è qui, è adesso, è il teatro.
Lo spettacolo è ospitato in collaborazione con Goethe Institut Genua
CREDITI
di e con Lea Barletti
produzione e regia Barletti/Waas
musiche originali e Sound Design Luca Canciello
e con la partecipazione in scena di Werner Waas
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse onlus
Piazza Renato Negri,6 – 16123 Genova
p. iva 01519580995 | codice identificativo 5RUO82D