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Una notte d’inverno nel quartiere ebraico di Odessa. La nebbia del porto si confonde con la luce dei lampioni, l’umidità entra nelle ossa attraverso il cappotto. Oltre le finestre appannate, un caffè promette compagnia, calore, qualche risata e un po’ di musica. Viaggiatori e avventurieri, cantanti dell’Opera e marinai, ragazze di buona famiglia e attrici sfiorite, commercianti e militari. Attorno al Samovar si raduna un mondo intero, e finché ci sono musica, acquavite e caffè la notte non finisce.
A chi appartiene la cannella? All’Oriente profumato o alle notti del nord Europa? L’Europa e gli Stati Uniti hanno nutrito la diaspora ebraica di Jazz, Tango, di musiche dei Balcani, di canzoni da varietà, ma forse la vera radice sta nel Medio Oriente, oppure si perde nella notte dei tempi, nelle melodie cantate dagli ebrei cacciati di Spagna e approdati a Istanbul e a Salonicco. Poi c’è la nuova canzone che nasce nei kibbutz, dove ci si stringe attorno al fuoco, la sera dopo il lavoro nei campi, oppure si danza, per celebrare il primo raccolto e la gioia di essere vivi e liberi.
Ma allora… Esiste la musica ebraica? E se sì, che cos’è? Poco conta: in un Caffè come il nostro, l’importante è avere una storia da raccontare e una canzone da cantare.
Ingresso libero prenotando al n.0102470793 o scrivendo a promozione@teatrodellatosse.it
CREDITI
Con Miriam Camerini – voce Rouben Vitali – clarinetto
Manuel Buda – chitarra e saz turco Bruna Di Virgilio – violoncello e pianoforte
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse onlus
Piazza Renato Negri,6 – 16123 Genova
p. iva 01519580995 | codice identificativo 5RUO82D