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è un’opera teatrale dello scrittore britannico Duncan Macmillan scritta nel 2013 con a Jonny Donahoe (che ne è stato anche il primo interprete).
La pièce – un’autobiografia brillante scandita da liste di “cose per cui vale la pena vivere” – è stata presentata in versione originale con grande successo al Festival di Edimburgo e al Barrow Street Theatre di New York e in tour internazionale, fra Inghilterra, Australia e Nuova Zelanda.
Nel 2021 viene messo in scena in Italia, nella traduzione di Michele Panella con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro, anche attore protagonista dello spettacolo, per la coproduzione di CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e Sardegna Teatro.
Fabrizio Arcuri testimonia ancora una volta la sua personale ricerca di costruzione di immaginari collettivi che affrontano riflessioni sulla vita, sulla società e sul senso del teatro.
Filippo Nigro, uno dei più interessanti attori del cinema e del teatro italiano, porta in scena un racconto di autofiction che riscrive ogni sera con la complicità di alcuni spettatori, coinvolti – in tono confidenziale, coinvolgente, intimo – a dare il loro piccolo contributo.
Una “lista di cose per cui vale la pena vivere”, nel tentativo di fornire alla madre un inventario di possibilità, che si allunga con il tempo, dall’infanzia alla vita adulta, fino a enumerare un milione di valide ragioni.
Un gioco che arriva a un elenco finale imprevedibile, dal ritmo sempre serrato e divertente, emozionante e personalissimo, fatto di episodi e aneddoti catturati al volo a margine di libri, scontrini e sottobicchieri del pub.
“…se vivi tanto a lungo e arrivi alla fine dei tuoi giorni senza esserti mai sentito totalmente schiacciato, almeno una volta, dalla depressione, beh, allora vuol dire che non sei stato molto attento!”.
Un teatro partecipativo per uno spettacolo che non è mai lo stesso e che diviene per il pubblico innanzitutto un’esperienza, sempre diversa in base alla temperatura emotiva e alle diverse reazioni che ogni sera si creano in teatro.
Sabato 4 novembre alle ore 18.30 Foyer Tonino Conte
LE COSE PER CUI VALE LA PENA VIVERE
“…se vivi tanto a lungo e arrivi alla fine dei tuoi giorni senza esserti mai sentito totalmente schiacciato, almeno una volta, dalla depressione, beh, allora vuol dire che non sei stato molto attento!”.
Uno spettacolo brillante che analizza tematiche come il mal di vivere, la vita, la morte, il suicidio e il loro impatto su un individuo, una famiglia, una comunità.
Ne parliamo con Fabrizio Arcuri (regista) e Filippo Nigro (regista e attore) insieme a Mara Donatella Fiaschi Psicologa-psicoterapeuta Presidente Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Liguria e Francesco Durand Psicologo-psicoterapeuta Consigliere Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Liguria.
Modera Laura Santini, giornalista e critica teatrale (Mentelocale, Hystrio)
Ingresso libero
CREDITI
di Duncan Macmillan con Johnny Donahoe
traduzione di Michele Panella
regia di Fabrizio Arcuri
co-regia e interpretazione di Filippo Nigro
co-produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG/Sardegna Teatro
Spettacolo vincitore del Premio nazionale Franco Enriquez 2022
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse onlus
Piazza Renato Negri,6 – 16123 Genova
p. iva 01519580995 | codice identificativo 5RUO82D