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Resistere e Creare arriva al suo ottavo anno di vita e prosegue la riflessione sul contemporaneo, su ciò che accade oggi nelle nostre società, sull’atto creativo e, soprattutto, sul corpo.
La ricerca nel campo del linguaggio fisico è sempre stata centrale nelle linee di lavoro della direzione artistica di Fondazione Luzzati teatro della Tosse e, per questa ragione, l’incontro con Michela Lucenti e Balletto Civile è stato parte di un percorso naturale, che ha permesso di far nascere e di sviluppare questa rassegna, nell’arco di sette anni di ricca e generosa collaborazione,
Resistere e creare è stato un momento prezioso di riflessione e condivisione, che ha messo a confronto artisti, pubblico, critici, territorio, mondo, in un dialogo diretto e senza intermediari.
Se la vita fosse creata da una serie di incidenti, dovrebbe rimanere accidentale, instabile e imperfetta.
Nel corso di miliardi di anni di innumerevoli errori, mutazioni, migrazioni, infezioni, decessi e nascite, spostamenti, sempre più prove, sempre più incidenti, più morti, più soluzioni, tutto questo caos ha plasmato la nostra storia.
Tutto questo ci ha reso ciò che siamo. Esseri creativi.
La ricerca stilistica, la capacità di contaminare i generi pur restando fedele all’ambito della danza, la profonda matrice sociale dei lavori scelti, la necessità di conservare la propria identità pur intrecciando numerose collaborazioni, in Italia e all’estero hanno tracciato quelle fondamenta, ancora fresche ma solide, da cui ripartire per il triennio 22-24.
Un nuovo triennio che si apre all’insegna di una nuova direzione artistica internazionale che vedrà impegnati, insieme a Marina Petrillo, Linda Kapetanea e Jozef Frucek , fondatori della compagnia greca di danza RootlessRoot ( Linda Kapetanea dirige anche il Kalamata Dance Festival).
Entrambi docenti in numerose accademie di danza in Europa, conducono in tutto il mondo seminari di Fighting Monkey, la pratica (sistema) di loro creazione che coniuga movimento, apprendimento, comunicazione, creatività, improvvisazione e ri-immaginazione del processo e dell’esperienza dell’invecchiamento.
Al centro del progetto della rassegna è profondamente radicata la consapevolezza che la duplice azione di resistenza e creazione, oltre ad essere parte dei processi della produzione artistica, è alla base di ogni espressione umana e di ogni relazione.
Resta quindi centrale alla nostra indagine l’umanità prima di tutto. Un’umanità fatta di corpi: il corpo: Il corpo del danzatore, il corpo dello spettatore, il corpo dell’osservatore, il corpo del territorio, al centro dell’attenzione quella ‘condizione umana’: l’azione intesa nel suo significato di agire politico.
Pensiamo che il nostro compito, in quanto programmatori, sia quello di offrire occasioni di incontro: tra gli artisti e gli spettatori, tra gli artisti e gli osservatori critici, tra artisti – spettatori – critici e la comunità che nel “qui e ora” li ospita; nella certezza che lo spettacolo dal vivo sia la forma che meglio rappresenta la relazione umana.
Siamo convinti che la danza abbia bisogno di ritrovare un pubblico, o di crearne di nuovi, di uscire da una nicchia che la avvicina sempre più ad una forma museale di arte contemporanea e sperimentale. Il corpo rimane per noi un tramite del racconto, un veicolo che costituisce il senso dello stare in scena.
Scegliendo spettacoli dalla grande tensione poetica intendiamo rivolgerci anche ai pubblici non prettamente teatrali, o a nuovi pubblici, tentando di scardinare alcune concezioni, a nostro avviso sorpassate, che teorizzano e praticano una divisione ancora troppo netta e “a compartimenti stagni” tra la danza e il teatro e in generale tra la danza e altre discipline, sia in termini di produzione che in termini di programmazione e di “ricezione” da parte del pubblico. Crediamo che il nostro tentativo di abbattere artisticamente alcune barriere “classificatorie” sia una delle possibili vie per innovare i linguaggi e costruire nuove visioni per gli spettatori.
Linda Kapetanea e Jozef Frucek lavorano da tempo nella ricerca profonda delle radici del movimento, sottolineando nel loro lavoro gli aspetti istintivi di tutti gli esseri umani per la creatività.
Con il loro ingresso nella direzione artistica della rassegna, la nuova programmazione triennale di Resistere e Creare è stata quindi concepita , considerando la danza un bisogno umano fondamentale , come invito a tutto il pubblico a partecipare ai misteri delle esibizioni artistiche, che ispirano e ci stimolano a una coesistenza di diversità e tolleranza; una proposta a rivendicare una più ampia percezione sulle possibilità del corpo umano, aperta alla comunità e ai visitatori della città di Genova.
Un atto creativo è naturale come qualsiasi atto di sopravvivenza. Ed è la nostra forma migliore di essere.
E l’Arte come la Vita sorge da terribili fallimenti e bisogni straordinari.
Riteniamo che l’arte non sia per i dotti, per quelli che sanno, ma è un bisogno umano fondamentale di conoscenza inespressa.
L’arte può allargare i confini della nostra percezione aiutarci ad accettare l’inaccettabile rendendoci più tolleranti offrendoci una visione più ampia della Vita.
Vogliamo rendere visibile attraverso i nostri corpi instabili e in continuo cambiamento le infinite possibilità dell’espressione umana senza la quale diventeremmo disumani e vuoti.
Vogliamo creare qualcosa che duri più a lungo di noi stessi.
Ma tutto il ritmo e l’espressione creati da un corpo in movimento si diffonde attraverso altri corpi attraverso una rete condivisa di comunicazione umana imperfetta e l’aspetto stesso dell’imperfezione è il fulcro della creatività.
Restiamo al limite, piuttosto che al centro.
Spingendo arte e corpi umani lontano da ogni tipo di Amnesia. Perchè la ragione non è una forza creatrice ma i sogni lo sono. (Linda Kapetanea / Jozef Frucek)
L’edizione 2022 agirà su due direttrici principali:
– la programmazione e la produzione di opere in linea con il campo di indagine della direzione artistica;
– la creazione di spazi di alta formazione che possano essere momenti di incrocio e incontro di saperi e di metodologie al servizio e stimolo della creazione artistica contemporanea.
Al centro del lavoro resterà il corpo: il corpo del danzatore, il corpo dello spettatore, il corpo dell’osservatore, il corpo del territorio.
La programmazione 2022-2024 continuerà la linea della multidisciplinarietà e coniugherà artisti internazionali ed italiani mettendo a confronto poetiche e ricerca, attivando e favorendo processi di contaminazione e contagio.
Resistere e Creare si propone inoltre di fornire sostegno a nuove produzioni, consuetudine portata avanti già dal 2018 attraverso periodi di residenza negli spazi dei Teatri di Sant’Agostino e piccoli sostegni economici e che continuerà, nei modi e con gli apporti possibili, tenendo conto delle risorse disponibili e della necessità di mantenere un’efficienza gestionale complessiva, nella convinzione profonda che anche la gestione del denaro sia parte della cura e della qualità di un progetto.
La formazione professionale, dedicata a giovani danzatori e perfomer di tutto il mondo nei primi anni della loro e che si svolgerà prevalentemente a Voltri nel salone – riadattato a sala da ballo – del Teatro del Ponente, è curata da Giovanni Di Cicco di Deos Ensemble con il progetto AZIONE SILENZIOSA, finanziato dal MIC ai sensi dell’art. 41. Riteniamo che questo progetto, con cui abbiamo iniziato a collaborare nel settembre del 2020 e a cui abbiamo dato residenza per il triennio 22-24, sia indispensabile per continuare il percorso iniziato sette anni fa con la rassegna che sostiene la qualificazione delle competenze artistiche e ambisce a favorire il ricambio generazionale, valorizzando il potenziale creativo dei nuovi talenti.
Il programma si svilupperà lungo tutto l’anno da gennaio a dicembre.
Questo cambio di passo, la messa a fuoco della danza come una costante della proposta culturale della Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, è maturato nell’ultima edizione del 2021 / Vietato Ballare che è uscita dalle sale per lavorare anche all’esterno, tra piazze e strade del Centro Storico di Genova e le passeggiate verso il mare e verso la natura di Voltri. Questa parte oudoor sarà al centro di un focus che si svolgerà nel periodo tra l’ultima settimana di settembre e la prima settimana di ottobre.
In linea con quell’ Equilibrio dinamico con cui abbiamo voluto battezzare il nuovo progetto triennale di tutte le attività della Fondazione Luzzati Teatro della Tosse – con obiettivi chiari e calendario flessibile, in dialogo con l’ambiente – il calendario 2022 di Resistere e Creare abbraccerà quindi l’intero anno solare con residenze, seminari e attività formative già avviate all’inizio di gennaio a cui si unisce una programmazione in senso stretto, a partire da marzo 2022.
QUI TROVI GLI APPUNTAMENTI DI RESISTERE E CREARE 2022
Resistere e Creare 2022/ VIII edizione
// ItsamatterofART //laquestionedell’arte//
Direzione artistica Linda Kapetanea e Jozef Frucek con Marina Petrillo
A cura di Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse
Con il sostegno di MIC, Regione Liguria, Comune di Genova, Fondazione Compagnia di San Paolo
Progetto Caruggi / Nuovo Sestiere del Molo
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse onlus
Piazza Renato Negri,6 – 16123 Genova
p. iva 01519580995 | codice identificativo 5RUO82D